Emissioni, Speziaviadalcarbone sostiene l’esposto e accusa il Comune: “Vostre azioni non sufficienti a garantire salute cittadino”

Emissioni, Speziaviadalcarbone sostiene l’esposto e accusa il Comune: “Vostre azioni non sufficienti a garantire salute cittadino”

Emissioni navi da crociere, immagine diffusa da Speziaviadalcarbone

Emissioni navi da crociere, immagine diffusa da Speziaviadalcarbone

Speziaviadalcarbone sostiene il recente esposto delle associazioni ambientaliste spezzine sulle emissioni delle navi da crociera. Il Comitato ne dà notizia in una nota in cui si rivolge a diversi attori istituzionali in merito alle risposte da essi ricevute per quanto concerne l’esposto presentato da SpeziaViadalcarbone lo scorso maggio, a tema, appunto, emissioni delle navi da crociera.
Il comitato cita il report di Arpal L’effetto lockdown sulla qualità dell’aria in Liguria: “Senza dubbio – si legge nel passaggio del report riportato da Speziaviadalcarbone -, risulta di rilievo il caso relativo alle 3 stazioni (Savona-Varaldo, Genova–Firenze, La Spezia–San Cipriano), che per la loro collocazione hanno risentito in modo più o meno marcato della influenza dalle emissioni delle navi passeggeri attraccate che, durante il lockdown, sono rimaste in stazionamento per l’intero periodo con un regime di funzionamento dei motori dell’ordine di circa l’80% rispetto a quello di piena operatività. Infine il confronto degli andamenti dei giorni tipo evidenzia per gli ossidi di azoto in tutte le postazioni significative variazione nei valori con una forte riduzione degli stessi: unica eccezione rilevante è la postazione di La Spezia-San Cipriano dove gli andamenti presentano solo piccole variazioni, per effetto dell’impatto delle navi da crociera permanentemente presenti al vicino molo Garibaldi. In conclusione, il confronto con gli anni precedenti ha evidenziato che, mentre il particolato ha visto variazioni di scarso rilievo, fatto salvo le eccezioni sopra discusse, consistenti differenze si sono rilevate nei valori di concentrazione degli ossidi di azoto; la ripresa del traffico a partire dal mese di giugno ha riportato la situazione alla “normalità”, confermando come, nel territorio regionale, questa sorgente incida significativamente su questo parametro”. Citata questa parte del report, il comitato chiede ad Arpal: “Questa vostra analisi è stata portata all’attenzione degli enti locali? Quali azioni consigliate di intraprendere? Quali azioni sono state intraprese? Quali precauzioni deve adottare il cittadino che vive/lavora/transita in tali zone?”. Inoltre, ad Arpal il comitato si rivolge in merito anche ai dati sugli ossidi di azoto (Nox). “I più recenti disponibili sono del 2016”, rilevano gli attivisti, chiedendo “che vengano pubblicati, divulgati e commentati i dati aggiornati per gli anni dal 2017 al 2022, con un macrosettore specifico relativo al traffico navale (ora inglobato in ‘Altre sorgenti mobili e macchine’)”, affermando altresì che “nel 2016, il traffico navale aveva un forte impatto percentuale, che è sicuramente aumentato negli anni successivi vista la chiusura di Enel e l’incremento del traffico crocieristico”.

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