Oltre la metà dei comuni liguri è senza sportelli bancari. A pagarne le conseguenze sono circa 114mila cittadini che devono andare fuori dalla propria città di residenza per poter usufruire dei servizi. È questo quanto emerge dagli studi svolti da First Cisl che ha dato vita ad un osservatorio sulla desertificazione bancaria nato con la finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica, nazionale e locale, sulle conseguenze che questo preoccupante fenomeno comporta per lo sviluppo del Paese e la tenuta del suo tessuto lavorativo e sociale. Una situazione definita dal sindacato “estremamente allarmante”. Nel dettaglio, lo studio evidenzia che in Liguria sono circa 114mila le persone che risiedono in comuni della Liguria sprovvisti di sportelli bancari, di cui oltre il 40% sono cittadini privati dell’accesso ai servizi bancari in un arco temporale molto breve che va dal 2015 al 2021. Inoltre, su un totale di 234 comuni liguri, oltre la metà (ben 125) non ha sportelli bancari sul proprio territorio, mentre in 38 comuni (oltre il 16% del totale) è presente un solo sportello.
Oltre i due quinti dell’intero territorio ligure quindi è colpito dal fenomeno della desertificazione bancaria, una tendenza in aumento dal 2015 (la superficie complessiva priva di presidi bancari rappresenta il 42,27% della superficie totale regionale). Passando ad un’analisi dei gruppi bancari presenti in regione, si evidenzia che Banca Carige, oggi dentro il Gruppo Bper, guida la classifica sia delle banche presenti in comuni liguri con un solo sportello (19) sia delle banche che negli ultimi 7 anni hanno chiuso l’ultimo sportello che ancora era presente in alcuni comuni liguri (16).