Genova. Il sostituto procuratore nel processo per il crollo di Ponte Morandi, Massimo Terrile, ha replicato per oltre 6 ore oggi alle eccezioni di nullità di alcune parti fondamentali del processo sollevate nelle scorse settimane dagli avvocati idei principali imputati e andrà avanti per tutta la giornata di domani. E se questa fase delle cosiddette ‘questioni preliminari’ a un non addetto ai lavori può sembrare inspiegabilmente lunga, è in realtà una fase delicatissima che tutte le parti devono ascoltare e trattare con cura a cominciare dallo stesso tribunale per evitare che un elemento magari trascurato e non motivato a dovere possa portare un giorno, magari davanti alla Cassazione, all’annullamento dell’intero processo.
Il processo “non è una tombola” e “noi pm non siamo Nembo kid anche se abbiamo lavorato il più possibile per arrivare a questo processo” ha detto. Ma “non è il mio modo di lavorare fare iscrizioni a pioggia e se una seconda tranche di indagati per il crollo di ponte Morandi è arrivata solo nel marzo del 2019 è solo perché per iscriverli servivano indizi seri”.