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“Portico Laurina, preannunciata definitiva soppressione diritto di transito. Intanto l’amministrazione fa la gnorri”

“Portico Laurina, preannunciata definitiva soppressione diritto di transito. Intanto l’amministrazione fa la gnorri”

Portico Laurina

“L’accesso al portico del Laurina da via Muccini risulta oggi – 16 ottobre – sprangato come dalla fotografia qui sopra e con un vistoso cartello che recita ATTENZIONE – ATTRAVERSAMENTO PEDONALE SOPPRESSO.
La vicenda è nota. Nel 2014 e nel 2016 la proprietà del Laurina aveva presentato un progetto di intervento sull’immobile. Risulta dagli atti (e perfino dal sito del Comune) che quei progetti non prevedevano affatto la chiusura del portico, del resto da sempre pacificamente gravato da una servitù di passo pedonale in favore della collettività. Nel luglio dell’anno scorso il legale della proprietà dell’ex Laurina aveva chiesto per iscritto a Ponzanelli e Campi un ‘parere preventivo per la chiusura, mediante manufatto in vetro, del portico’. Sindaca e assessore avevano ricevuto quella richiesta ma non avevano mai risposto, a dispetto della assoluta necessità di far valere tempestivamente quel diritto della comunità”. Così in una nota Rosolino Vico Ricci, segretario del Partito democratico di Sarzana.

“Nell’aprile scorso – prosegue la nota – la società proprietaria del Laurina ha depositato una SCIA allo scopo di eseguire il tamponamento del portico, ma il Comune – che aveva 30 giorni per opporsi eccependo l’esistenza di una servitù pubblica di passaggio – si è ben guardato dal farlo e così, nei primi giorni del maggio scorso, la proprietà ha maturato – dal punto di vista amministrativo – la facoltà di chiudere il portico e lo ha fatto materialmente, senza che l’amministrazione battesse ciglio. Solo il 25 maggio scorso, dopo che opposizioni e opinione pubblica sono insorte, la sindaca è intervenuta simulando sorpresa per quanto accaduto e ricordandosi solo allora, e per la prima volta, del diritto pubblico di transito attraverso il portico del quale, fino ad allora, aveva favorito di fatto la soppressione con le proprie omissioni. Ed ha sostenuto di non sapere nulla dell’intenzione della proprietà di sopprimere quel passo pubblico, venendo ripetutamente smentita dal legale della proprietà che ha riferito pubblicamente di aver partecipato, ben oltre un anno prima, a riunioni in Comune – proprio sul tema della chiusura del portico – con l’assessore Campi ed alcuni tecnici comunali…”.

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