Genova. Un 30enne polacco è stato arrestato dai carabinieri di Genova dopo aver messo in atto la cosiddetta truffa del “finto parente” ed avere sottratto soldi e gioielli a una serie di vittime contattate per telefono e raggirate con la scusa di dover coprire spese legali in seguito a finti incidenti stradali o millantando l’acquisto di costosi medicinali per guarire dal Covid o da malattie improvvise.
Ieri sul numero di emergenza sono giunte in mattinata alcune segnalazioni di persone dalla zona di Marassi che riferivano di essere state oggetto di tentativi di truffa che avevano la stessa identica modalità: una interlocutrice, fingendosi figlia o nipote dell’anziano/a riferiva di avere causato un grave incidente stradale in cui aveva ucciso un bimbo di 3 anni e di essere ferita. Per non andare in carcere, a titolo di cauzione le servivano urgentemente soldi e preziosi da consegnare ad un uomo che sarebbe passato da casa dell’anziano. Per accreditare ulteriormente l’evento, l’interlocutrice lo faceva parlare, sempre al telefono, con un finto carabiniere o poliziotto che confermava la richiesta dicendo che, entro pochi minuti, sarebbe passato un notaio a prelevare denaro ed oro.