Nicola si aspetta uno Spezia col 4-3-3: “Ma è quando alzi la linea di pressione che le cose cambiano. La vittoria non è un obbligo ma una volontà”

Nicola si aspetta uno Spezia col 4-3-3: “Ma è quando alzi la linea di pressione che le cose cambiano. La vittoria non è un obbligo ma una volontà”

Davide Nicola

Dello Spezia fu giocatore e più volte virtualmente vicino a tornare come allenatore. Alla fine invece Davide Nicola sarà di nuovo al cospetto delle maglie bianche, dopo averle sfidate tante volte fra A e B come allenatore avversario. Domani all’Arechi si gioca Salernitana-Spezia e molto probabilmente l’ex tecnico di Torino e Genoa dovrà rinunciare a Lovato, fermato da un virus intestinale e destinato al massimo alla panchina mentre il compagno di reparto Fazio è abile ed arruolato al pari di Bohinen: nessuno di loro è al top ma potranno comunque essere utili alla causa. In conferenza stampa Nicola fa pre-tattica non anticipando alla stampa le idee di formazione e a chi gli chiede se sarà gara da vincere ad ogni modo, la risposta è pragmatica: “Il successo è una volta e non un obbligo come sembrava dover essere quando due settimane fa abbiamo incontrato il Verona. Ho chiesto ai ragazzi di giocare con spensieratezza ed entusiasmo trasformando in prestazione tutto quello che abbiamo fatto sul campo per tutto l’arco di questa bella settimana di allenamenti”.

Pretende una Salernitana che non si faccia sorprendere indipendentemente da come lo Spezia giocherà anche tatticamente. Si aspetta comunque il 4-3-3: “Un 4-3-3 diverso da quello che hanno proposto in coppa Italia. Noi ci siamo preparati a prescindere da quello che sarà il loro atteggiamento tattico, potrebbero venire a Salerno con tre attaccanti o di cambiare pelle in corso d’opera. E’ quando alzi la linea di pressione che le cose cambiano, i movimenti devono essere sempre sincronizzati in entrambe le fasi”. Una Salernitana ben al di sopra della soglia salvezza eppure in città non sono mancate le critiche: “Non le percepisco. Vivo la città e percepisco che la gente è soddisfatta. Da quando è arrivato questo presidente si sono visti miglioramenti sotto tutti i punti di vista, sono visibili e dobbiamo essere contenti. Arrivai in una condizione disperata, si creò un ambiente positivo e siamo riusciti a fare l’impresa. Sepe in discussione dopo gli errori di queste settimane?
“Mi viene da sorridere. Le critiche fanno parte del gioco, ma nessuno di noi si sofferma su quanto legge o ascolta”.

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