Economia

Distributore Enercoop Sarzana, ok dell’Autorità di bacino a progetto sopraelevazione area

Distributore Enercoop Sarzana, ok dell’Autorità di bacino a progetto sopraelevazione area

Distributore Enercoop Sarzana

Parere favorevole dall’Autorità di bacino al progetto di trasformazione morfologica di aree sulla sponda sinistra del Fiume Magra relativo alla realizzazione del distributore Enercoop di Talea a Sarzana, nell’area commerciale Porta di Luni. L’intervento dunque, dopo gli stop incassati in sede di giustizia amministrativa (c’era stato ricordo dei benzinai contro Comune di Sarzana e Autorità di Bacino), attraverso l’ok alla menzionata proposta di trasformazione morfologica si indirizza ora verso la possibile concretizzazione.
Il progetto, il parere per il quale era stato chiesto all’Autorità di bacino dal Comune di Sarzana, consiste in una sopraelevazione media di mezzo metro di un’area di 4mila metri quadrati complessivi, portandone la sopraelevazione a quota 7.15 metri sopra il livello del mare, tale da comportarne una riclassificazione. “Sulla base del quadro conoscitivo del PAI (Piano di assetto idrogeologico, ndr) vigente – si legge nel parere -, l’area è potenzialmente inondabile per eventi di piena con tempo di ritorno trentennale o superiore del Fiume Magra e per l’evento duecentennale del torrente Calcandola. I valori di battente idrico e velocità risultano più gravosi per l’evento di piena del F. Magra in base al quale, pertanto, è stato dimensionato l’intervento di trasformazione morfologica. […] La prevista sopraelevazione del terreno fino alla quota di 7.15 m s.l.m., ne consentirà la riclassificazione a pericolosità idraulica PI3 e ambito normativo PI3B in quanto l’area non risulterà più inondabile per l’evento di piena trentennale del F. Magra e sarà soggetta a valori di tirante idrico e velocità della corrente coerenti con la classificazione in ambito normativo PI3B”.
Nella relazione idraulica integrativa  si legge altresì che il progetto non varia gli effetti di propagazione dell’onda di piena sulle aree circostanti sia a monte che a valle dell’area e che l’intervento non pregiudica la possibilità di realizzare gli interventi di messa in sicurezza né interferisce con la fascia di riassetto fluviale. E, aggiunge l’Autorità di bacino, “la modifica morfologica è prevista in aree che, allo stato attuale, confinano a Nord – Nord-Ovest con aree in ambito PI3B a minor pericolosità”.

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