Politica

“La consigliera ride ma c’è gente che crepa”, scintille in aula e Lauro lascia la seduta

“La consigliera ride ma c’è gente che crepa”, scintille in aula e Lauro lascia la seduta

Consiglio regionale ligure

Ruggine tra i consiglieri Sansa e Lauro, battibecco tra l’esponente totiana e il presidente dell’assemblea regionale Medusei, infine fuoriuscita dall’aula della politica genovese. E’ successo stamani in consiglio regionale nel corso della trattazione delle interrogazioni sul servizio di guardia medica.
A far partire la baruffa questo inciso di Sansa, rivolgo alla collega Lauro, nel corso dell’illustrazione dell’interrogazione: “Lilli tu ridi perché forse vai nelle cliniche private, ma ci sono delle persone che non vanno nelle cliniche private e crepano”. E la consigliera che a microfono spento ribatte: “Offende, dice menzogne, bugie”. Quindi, di fronte alle proteste della consigliera totiana, l’intervento di Medusei: “Quelle espresse dal consigliere Sansa sono valutazioni politiche, condivisibili o meno, e poi ci sarà la risposta dell’assessore; ma io sono il presidente e faccio parlare i consiglieri”. E Lauro ha qui sottolineato la natura personale del passaggio dell’ex cronista. “Chieda fatto personale”, ha detto Medusei.
Ripreso il discorso, Sansa ha rincarato: “Mentre parlavo della gente che sta male, la consigliera Lauro rideva…”, e qui Medusei lo ha invitato a stare sull’interrogazione e a concludere. Intanto dalla consigliera di maggioranza nuovamente menzionata arrivavano altre rimostranze, non chiaramente comprensibili perché a microfono spento, diversamente dalla replica del presidente Medusei: “Valuti tutte le questioni legali, giudiziarie…”, ha detto alla Lauro, e poco dopo, mentre l’esponente leghista spezzino esortava nuovamente Sansa a chiudere (“la metà del tempo ha parlato la consigliera Lauro”, ha lamentato l’ex candidato alla guida della Regione), di fronte a nuovi interventi della Lauro, Medusei ha osservato: “Consigliera, se vuole fare lei il presidente, glielo ho detto più volte… sennò la invito veramente a lasciare l’aula, non può sempre parlarmi sopra”. Così poi il presidente di fronte a un ultimo vibrante riferimento di Lauro alle parole di Sansa a suo indirizzo: “Chieda fatto personale, si rivolga alla magistratura…”. Quindi Lauro: “Lascio l’aula come lei ha chiesto”. La risposta: “Ho detto ‘sennò sono costretto a chiederglielo’, non le ho detto di abbandonare l’aula, penso di parlare ancora italiano”, ma l’esponente totiana non è tornata sui suoi passi, lasciando il consiglio.
La parola è dunque tornata a Sansa, ma con un immediato ripensamento: “Basta, c’è un limite a tutto, avrà tempo per parlare nuovamente nelle repliche – ha detto Medusei -. Siamo andati oltre. Questo è un consiglio di sindacato ispettivo, dovrebbe essere una seduta tranquilla, di interrogazioni alla giunta, invece c’è sempre da fare polemica, non diamo un bell’esempio, indipendentemente dalle opinioni di ciascuno”.
E il tutto si è concluso con una parentesi in tono scherzoso, con Sansa che si è definito “non soddisfatto” di Medusei e il presidente spezzino che lo ha invitato a uscire dall’aula come la consigliera Lauro e a prendere un bel caffè. “Anzi, una camomilla”.

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