Giorno della memoria in consiglio regionale. La testimonianza di Meghnagi: “Cultura e democrazia antidoti del pregiudizio”

Giorno della memoria in consiglio regionale. La testimonianza di Meghnagi: “Cultura e democrazia antidoti del pregiudizio”

Giorno della memoria, Seduta solenne in Consiglio regionale

Si è svolta questa mattina nell’aula Sandro Pertini la seduta solenne del Consiglio regionale dedicata al Giorno della Memoria. La cerimonia è stata istituita grazie alla legge regionale 9 del 16 aprile 2004 per ricordare la tragedia della Shoah e la persecuzione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale. Dopo due anni, 2021 e 2022 in cui la seduta si è svolta in videoconferenza a causa della pandemia, la cerimonia si è svolta nuovamente nell’aula Sandro Pertini. Dopo il saluto del presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei e l’orazione ufficiale di David Meghnagi, direttore del Master internazionale II Livello in Didattica della Shoah presso l’università Roma Tre, si è svolta la premiazione degli studenti liguri vincitori della quindicesima edizione del concorso indetto dall’Assemblea legislativa “27 gennaio: Giorno per la Memoria”. Il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei ha aperto la seduta portando i saluti di tutta l’Assemblea legislativa e ha invitato consiglieri regionali, assessori e le autorità ospiti a osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime dei campi di sterminio.

Le parole di Medusei.  «La maggior parte di noi – ha esordito il presidente – è nata e vive, oggi, in un’epoca in cui lo Stato democratico e i diritti dell’individuo sono alla base del vivere sociale, apparendo scontati e inderogabili. Tuttavia non si deve dimenticare che quegli stessi diritti vadano costantemente difesi, senza abbassare mai la guardia; sono ancora troppe le tensioni, in molte aree del mondo, a confermarci che odio, violenza e discriminazione, restano germi diffusi e difficili da debellare, seppur siano trascorsi già 78 anni da quel 27 gennaio del 1945, data di liberazione del lager di Auschwitz». Il presidente ha ricordato i terribili numeri dello sterminio e, in particolare, il milione e mezzo di bambini uccisi nei campi di concentramento. «Per queste ragioni, ogni anno, è un dovere delle Istituzioni non solo ricordare, ma impegnarsi sempre più, giorno dopo giorno, affinché le libertà fondamentali, i
principi di uguaglianza, di democrazia, del rispetto umano dell’individuo, che sono i cardini della nostra Costituzione, non vadano ad affievolirsi. Rinnoviamo, quindi, la nostra adesione, senza alcun indugio, ai più elevati valori del vivere civile, che in questa Assemblea sono e saranno sempre garantiti e difesi. Il popolo ebraico, primo destinatario della furia nazista, ha definito “Shoah” quell’immane tragedia, ossia completa distruzione, totale annientamento». Medusei ha aggiunto: «Il nostro tributo, oggi, va a tutti coloro che hanno perso la vita in condizioni inumane, ma anche a tutti coloro che quella stessa vita hanno sacrificato per difendere la libertà. Oggi noi, che viviamo da uomini liberi e che grazie a quel sacrificio possiamo godere di pari diritti, siamo nani sulle spalle dei giganti. Impegniamoci, quindi, a onorare anche oggi la Memoria, perché solo con il rinnovo, costante, del ricordo, si potrà allontanare l’indifferenza, “il più subdolo dei lasciapassare delle coscienze verso misfatti peggiori”, citando ancora una volta la senatrice Liliana Segre, che in questi termini si espresse proprio tra questi banchi». Il presidente Medusei ha, dunque, ricordato l’impegno annuale assunto dall’Assemblea legislativa attraverso l’approvazione della legge regionale che ha istituito il concorso rivolto agli studenti ai quali ha rivolto un accorato appello: «Non cadete nell’errore del disinteresse, perché l’ignoranza è il miglior terreno nel quale odio e pregiudizio verso il prossimo possano svilupparsi. Il futuro siete voi, cari ragazzi. Non dimenticatelo».

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