Cronaca

Pubblicano video con armi, droga e soldi sui social. Dopo la perquisizione in casa tutta la famiglia è nei guai e deve rispondere di spaccio

Pubblicano video con armi, droga e soldi sui social. Dopo la perquisizione in casa tutta la famiglia è nei guai e deve rispondere di spaccio

Le armi, la droga e il denaro sequestrati dalla Polizia di Stato

Si riprendevano mentre assumevano droga e imbracciavano armi e pubblicavano le loro bravate sui social network, vantandosi della propria durezza. La Polizia di Stato però li ha arrestati, riportandoli con i piedi per terra.
Ieri mattina, a seguito di accurate indagini finalizzate a individuare chi da alcuni giorni creava allarme sociale tra la popolazione della Val di Magra con la pubblicazione di questi video in stile gangasta, gli agenti della Squadra Anticrimine del commissariato di Sarzana hanno effettuato una perquisizione alla ricerca di armi, munizioni ed esplosivi presso l’abitazione di uno degli autori avendo il fondato motivo che in quel luogo potessero esser detenute illegalmente armi comuni da sparo.
Una volta entrati nell’appartamento i poliziotti hanno invitato il giovane a collaborare e questo ha immediatamente estratto dal letto contenitore presente all’interno della cucina armi giocattolo e scacciacani, perfette riproduzioni di armi vere, tutte prive di tappo rosso.
Nel dettaglio erano presenti una mitraglietta in materiale plastico (di libera vendita) con funzionamento a gas, e con potenza di lancio sotto i tre joule, una pistola tipo revolver a tamburo, di materiale metallico di colore nero, cosiddetta scacciacani in grado di esplodere colpi a salve, una pistola semiautomatica di materiale metallico di colore nero, cosiddetta scacciacani in grado di esplodere munizionamento a salve, completo di caricatore con 3 colpi a salve, un pugnale con lama affilata da un unico lato della lunghezza di 19 centimetri, un tirapugni in plastica con inserto privo della lama fornita in origine dalla casa costruttrice e un tirapugni in metallo.

Il ragazzo ha dichiarato agli agenti di non custodire all’interno di quella abitazione nient’altro di illegale. Ma il compagno della madre del ragazzo, anch’egli presente in casa, ha dichiarato di detenerne una piccola quantità per uso personale all’interno della credenza di quella cucina e aprendo lo sportello del mobile ha consegnato gli operatori due involucri di cellophane con dosi di cocaina e hashish. Ma l’occhio esperto degli investigatori ha notato distintamente che all’interno dello stesso pensile c’era un involucro di grosse dimensioni, subito riconosciuto come altro hashish.

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