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Bilancio, Leali a Spezia: “Tra le 400 pagine del documento oltre all’aumento dell’Irpef c’è l’ipotesi di ‘cedibilità’ della Rsa Mazzini”

Bilancio, Leali a Spezia: “Tra le 400 pagine del documento oltre all’aumento dell’Irpef c’è l’ipotesi di ‘cedibilità’ della Rsa Mazzini”

Patrizia Flandoli e Roberto Centi

Non solo l’aumento dell’addizionale comunale dell’aliquota Irpef dallo 0,6 allo 0,8 per cento: tra le patate bollenti che l’amministrazione comunale dovrà gestire nella seduta del Consiglio comunale di lunedì prossimo c’è anche la “cedibilità” della Rsa Mazzini, scovata a pagina 259 del Documento unico di programmazione dai consiglieri di Leali a Spezia Roberto Centi e Patrizia Flandoli. Un’eventualità, quella della vendita della struttura, che lunedì scorso non è stata neppure sfiorata dall’assessore Giulio Guerri, interrogato sul futuro dell’immobile durante il question time proposto dall’esponenti Pd Dino Falugiani. La destinazione d’uso rimarrebbe vincolata, d’accordo, ma la possibile cessione della struttura giunge come un fulmine a ciel sereno dopo oltre due anni di chiusura e lunghi – ma apparentemente poco utili – lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Stando alle dichiarazioni dell’amministrazione la Mazzini avrebbe già dovuto ritornare completamente in funzione entro fine 2022: tre mesi dopo, mentre i sindacati chiedono tanto all’amministrazione guidata dal sindaco Pierluigi Peracchini quanto al direttore di Asl 5 Paolo Cavagnaro di fare chiarezza sulla sorte dei lavoratori che da mesi vivono una sorta di Odissea (leggi qui e qui), vengono a galla scenari del tutto differenti.

“Abbiamo individuato queste poche righe nelle pieghe del bilancio perché siamo abituati a studiare”, ha esordito l’ex professore Centi nella conferenza stampa sulla prossima discussione delle delibere di bilancio tenuta questa mattina insieme alla collega Flandoli, docente di matematica al liceo Pacinotti.
“A questo si aggiunga che la voce di una possibile concessione pluridecennale circola tra i lavoratori e i sindacalisti e che nei giorni scorsi ci sono state ispezioni e sopralluoghi da parte di Asl e di enti esterni. La Rsa Mazzini è uno degli immobili storici del nostro Comune, da sempre destinato ai servizi di ricovero e assistenza per gli anziani e per le persone fragili: un punto di riferimento per la città. L’operazione pensata a Palazzo civico prevede che la alienazione sia comunque vincolata all’utilizzo per fini assistenziali dell’immobile: ma allora che senso ha mettere in vendita l’edificio? Per consentire ulteriori migliorie ed adeguamenti dello stabile? La verità è che l’affidamento in gestione dei servizi socio assistenziali all’interno della Rsa può già prevedere forme di compartecipazione ad opere di manutenzione straordinaria: e dunque perché privarsi di un bene caro a tutti gli spezzini? Come gruppo Leali a Spezia non ravvisiamo alcuna motivazione se non quella rispondente alla logica di privatizzazione spinta del patrimonio pubblico tanto cara a Toti e a tutto il centrodestra ligure e spezzino. Per questo diciamo no alla vendita della Mazzini e chiediamo al sindaco di rinunciare a questa idea, impegnandosi piuttosto a garantire un piano di investimenti necessari per l’ammodernamento della struttura e servizi socio assistenziali dignitosi per i suoi ospiti”.

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