Nada Cella fu uccisa a Chiavari, nello studio del commercialista Marco Soracco, presso cui lavorava come segretaria in via Marsala, il 6 maggio 1996. L’esame del Dna non esisteva e le indagini furono complicate dal fatto che, chi trovò il cadavere e soccorse la ragazza in fin di vita, credette si trattasse di una caduta accidentale e non di un delitto. Ciò fece sì che la scena del delitto venisse alterata. Solo una volta che la vittima giunse al pronto soccorso del San Martino, i medici capirono la realtà.
Alcuni personaggi furono iscritti nel registro degli indagati, ma le indagini condotte dalla Polizia di Stato e coordinate dal pubblico ministero li scagionarono.