“Si rischiano ancora posti di lavoro nel silenzio assordante delle istituzioni. Si rischia la privatizzazione di servizi pubblici essenziali, senza avere neppure tempi certi sulla riapertura della Rsa Mazzini”. E’ questo il grido d’allarme lanciato dalle segreterie spezzine di Cgil e Fp Cgil della Spezia nei confronti di Asl 5 e Comune, proprietario della struttura di Viale Alpi che sta guadagnando in pochi giorni il centro dell’attenzione.
“Alla luce delle recenti novità emerse in sede di Consiglio comunale riguardanti il futuro incerto della Rsa Mazzini, denunciamo pubblicamente la mancanza di risposte da parte di Asl 5 su questa vicenda ed in generale sui servizi di socio assistenza attualmente appaltati. Come organizzazioni sindacali – affermano Cgil e Fp Cgil – abbiamo infatti unitariamente più volte richiesto un incontro con la direzione aziendale di Asl, al fine di conoscere il destino dei lavoratori che operano in alcuni settori fondamentali per l’assistenza ai cittadini della provincia spezzina: il servizio di assistenza domiciliare, quello di hospice e il Mazzini, appunto. Purtroppo da mesi, Asl 5 non fornisce però risposte e nega la convocazione di un incontro su temi così importanti e delicati. Ballano posti di lavoro e servizi essenziali per cittadini e fasce deboli. Dobbiamo aspettare un’altra bomba sociale come quella delle Oss di Coopservice prima di avere risposte chiare da Asl?”.