Quanti buoni propositi, quanti radiosi traguardi capita quotidianamente di ascoltare dal mondo circostante: in nome della paura da contagio pandemico occorre idealizzare e desiderare un ritorno alla normalità, riprendere gli abbracci, dichiarare la volontà di uscirne migliori da tale rovinoso evento.
Tutte parole, retorica vana. Resta solo la paura. E la sostanziale assenza di relazioni col prossimo. Resta un individuo contagiato dalla paura-di-tutto, persino della solita influenza stagionale.