Altre News

Alluvioni, lo scolmatore non basta: a Genova decine di “rii fantasma” fanno ancora paura

Alluvioni, lo scolmatore non basta: a Genova decine di “rii fantasma” fanno ancora paura

Generica

Genova. Mentre arrancano i lavori dello scolmatore del Bisagno, la più importante delle opere per mettere in sicurezza Genova dalle alluvioni, sono ancora decine i corsi d’acqua, spesso dimenticati sotto le strade della città, in grado di esplodere al primo nubifragio allagando case e negozi. È successo per esempio a Fegino nel 2019, durante una vera e propria alluvione-lampo che ha devastato un intero quartiere. È successo negli stessi giorni al Campasso per colpa di un rio pressoché sconosciuto. Nel 2021 a esondare fu un ruscello che scorre sotto via Lodi. Nel primo caso i lavori, dopo anni di sofferenza per gli abitanti, sono in dirittura d’arrivo. Negli altri due non esiste nemmeno un progetto.

Partendo proprio dalla Valbisagno, in qualche modo simbolo della lotta al dissesto idrogeologico, ci sono ancora due mini-scolmatori da realizzare. Sono quelli del rio Rovare e del rio Noce, un tempo affluenti del Bisagno nella zona di San Fruttuoso, oggi incastrati tra le case e responsabili di alluvioni e voragini stradali. Entrambi dovrebbero essere raccordati alla stessa galleria che oggi raccoglie efficacemente le acque del Fereggiano a Quezzi. “Per il Rovare ci sono già il pozzo e la camera di dissipazione, bisogna completare l’opera di presa che però insiste in un’area privata“, spiega il presidente del Municipio, Angelo Guidi -. Per il Noce, invece, è già predisposto il collegamento alla condotta principale ma vanno realizzate le altre opere”. Compreso un bypass per evitare interferenze con scuole e ospedali. I soldi ci sono, 12 milioni sbloccati dal Governo più di tre anni fa. Ma nel frattempo i progressi sono stati ben pochi.

» leggi tutto su www.genova24.it