Finale Ligure. Con la retrocessione in Promozione, la società di via Brunenghi ha tirato una riga su una stagione negativa e ha già messo i primi tre capisaldi su cui ripartire. Roberto Belvedere alla direzione sportiva, con Ivan Monti in panchina per provare ad avviare un nuovo ciclo tecnico. E la terza? Ormai sono talmente tanti i suoi anni di appartenenza che sembra un’ovvietà parlarne: capitan Lorenzo Scalia c’è, non sembrano esserci molte alternative vista la sua finalesità. Un guasto d’amore, per citare il singolo di successo scritto dal genoano Bresh, ma per i colori giallorossoblù della sua città.
“Questa retrocessione mi ha lasciato l’amaro in bocca – dichiara infatti Scalia – non volevo assolutamente concludere la mia esperienza a Finale in questo modo. Avverto tanta fiducia nei miei confronti da parte dei dirigenti e sento della responsabilità. Con il direttore Belvedere mi sono sempre confrontato in questi giorni. Ivan è una persona che conoscevo già da prima e penso che abbia le qualità morali giuste per guidare un gruppo come quello che potrà essere il nostro. In società c’è voglia di riscatto, senza però dimenticare i dieci anni importantissimi che ci lasciamo alle spalle: due Coppe Italia, due anni di Serie D e i playoff. Un passaggio a vuoto ci può anche stare, dovuto a fattori inaspettati che hanno portato ad una partenza in salita che non siamo riusciti a raddrizzare”.