Il mancato ripascimento della spiaggia di Fossola a Riomaggiore non è ancora andato giù ad almeno centoventi persone, tra residenti e commercianti, che in questi mesi hanno raccolto altrettante firme per chiedere e arrivare a un incontro con il Parco nazionale delle Cinque Terre. Se si pensa che in uno dei borghi più amati e fotografati al mondo, durante l’anno risiedono circa 500 persone il numero di firme raccolte è da ritenere considerevole. Questo gruppo di 120 cittadini ora torna all’azione, chiedendo un confronto diretto con il Parco e si tratterebbe dell’ultimo “tassello” amministrativo che manca per completare una partita cominciata a giugno.
Facendo un passo indietro, infatti, la questione era apparsa anche su queste pagine quasi tre mesi fa quando i cittadini chiesero conto al Comune di Riomaggiore che annunciò uno spianamento del litorale di Fossola e non un ripascimento. L’amministrazione comunale specificò che fu proprio il Parco nazionale delle Cinque Terre a esprimere parere negativo, dopo gli approfondimenti del Distav dell’università di Genova, per una questione ambientale a tutela di tutto l’ambiente marino partendo dalla Posidonia e altre specie che con un’azione incisiva come quella di un ripascimento sarebbero potute essere minacciate dall’intorpidimento delle acque e dalle sedimentazioni sul fondo. La partita all’epoca si chiuse con un “Sarà cura del Comune richiedere un nuovo provvedimento istruttorio, al fine di monitorare l’evoluzione della situazione di fatto” dichiarò l’amministrazione.