Summer school di Startè: seconda edizione da ricordare

Summer school di Startè: seconda edizione da ricordare

Summer school startè

Si è conclusa questa mattina, la seconda edizione della Summer School di Startè che ha avuto come teatro la Fortezza Firmafede a Sarzana. Il programma di oggi era composto da due talk, il primo con gli interventi del direttore del Museo del Design e presidente di Federcultura Andrea Cancellato che, insieme all’assessore alla Cultura del Comune di Sarzana Giorgio Borrini , hanno risposto alle domande del giornalista Marco Magi in merito alle attività delle imprese culturali e creative dopo il lock down; il secondo con ospiti Umberto Croppi, già assessore alla cultura del comune di Roma e presidente della Quadriennale d’Arte e il maestro Francesco Vaccarone, coordinati da Valerio Dehò. La mattinata si è conclusa con la consegna dei diplomi ai partecipanti all’iniziativa, provenienti non solo dalla provincia spezzina ma anche da Roma, Genova, Roma, Pisa e con l’assegnazione del premio “Startè – Una vita per l’arte” consistente in un’opera – scultura – realizzata dal maestro Giuliano Tomainoi e istituito quest’anno da Starte quale riconoscimento a un personaggio del mondo della cultura, dell’arte, dell’informazione e dell’editoria che si è particolarmente contraddistinto durante la sua attività professionale per la promozione della cultura e dell’arte italiana. La giuria, composta da Paolo Asti – presidente, Valerio Dehò, Francesca Zani, Francesco Fornelli e Giorgio Borrini in rappresentanza del comune di Sarzana, ha deciso di assegnare il premio all’editore Umberto Allemandi con la seguente motivazione:
Nato a Torino nel 1938, dopo gli studi all’Università di Torino, diventa dal 1958 al 1959 collaboratore della
rivista Il Dramma, dal 1959 al 1961 copywriter della nota società di pubblicità Armando Testa con cui realizza campagne pubblicitarie che hanno fatto storia nell’ambito della comunicazione pubblicitaria. Dal 1961 al 198 è responsabile della Giulio Bolaffi Editore di Torino: in questo periodo trasforma la casa editrice Bolaffi, specializzata in filatelia, in una casa editrice d’arte, e, a seguito dell’acquisto della Giulio Bolaffi editore da parte della Giorgio Mondadori & Associati di Milano, ne diventa direttore. Nel 1982 fonda a Torino la Casa Editrice Umberto Allemandi e l’anno seguente dà vita al mensile Il Giornale dell’Arte che vanta un network editoriale con edizioni in USA, Gran Bretagna, Francia, Cina, Russia. Per oltre quarant’anni, mosso da una straordinaria passione, dedica le sue energie alla valorizzazione della cultura, dell’arte e dell’architettura italiana. Le migliaia di pubblicazioni realizzate nel corso della sua vita sono diventate immediatamente un punto di riferimento per il mondo scientifico, per gli operatori, per i collezionisti, per gli artisti e per tuti gli appassionati. Sempre alla ricerca della più alta qualità editoriale, schivo alla partecipazione a eventi pubblici, così da non sottrarre tempo al lavoro, tra cui la correzione, riga per riga, mese dopo mese, delle bozze delle centinaia di pagine del Giornale dell’Arte, sempre con un tocco di ironia, ha dedicato, possiamo dirlo, la sua intera esistenza all’arte – senza contare quella che verrà.
“Questa seconda edizione è andata ben oltre alle mie aspettative, sia in termini di qualità dei relatori presenti, che per partecipanti come “studenti”, dimostrando la validità della formula ideata con incontri pubblici e altri riservati a chi si è iscritto alla manifestazione – commenta Paolo Asti presidente di Startè, associazione tra le vincitrici della Call del Comune di Sarzana – che ben ci fa sperare per il futuro della manifestazione che potrebbe ambire a divenire un appuntamento nazionale per gli approfondimenti del settore artistico, curatoriale, editoriale e creativa. “

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