Un paio di barche sono ormeggiate in balia delle onde a pochi metri da terra. Tra le macchie di vernice che si sono accumulate nei decenni le concrezioni calcaree e i denti di cane seccati dal sole scricchiolano sotto i piedi. Il fico d’India all’ingresso dell’ex sede della borgata marinara del Canaletto si staglia oltre la recinzione con i suoi frutti maturi mentre alle sue spalle le gigantesche gru portuali attendono un impulso per entrare in azione.
Queste sono le uniche cose che non sono cambiate, per il resto la Marina del Canaletto è praticamente irriconoscibile: le strutture dei concessionari, quelle che per tantissimi anni hanno accolto palloni da spiaggia, canne da pesca e salvagente di tantissime famiglie spezzine, hanno ormai ceduto sotto i colpi dell’impresa alla quale sono stati affidati la demolizione e la bonifica dell’area e la zona assomiglia sempre di più alla sua destinazione futura: un mega piazzale portuale nel quale stoccare contenitori.
Le ultime ore prima del definitivo inglobamento nell’area portuale scorrono in solitudine per i cumuli di materiali abbandonato e per le baracche poste sulle palafitte in testa ai pontili: edifici in legno unici nel loro genere, testimonianze ormai effimere di un’epoca che va a finire per lasciare spazio all’attuazione del Piano regolatore portuale.
Da martedì 19 settembre l’accesso all’intera marina sarà interdetto con la chiusura del sottopasso e di quel paesaggio marinaro stretto tra container e navi mercantili non rimarrà che il ricordo.
Dopo anni di battaglie legali tra i rappresentanti dei concessionari storici e l’Autorità di sistema portuale, nelle scorse settimane anche l’ultimo baluardo, rappresentato da alcuni muscolai, ha abbandonato le banchine avendo ricevuto lo spazio alternativo alla Marina del Levante di Pagliari.
Un addio a denti stretti, come quello di tutti coloro che hanno vissuto momenti di spensieratezza e appartenenza frequentando quell’enclave marinara in un paesaggio sempre più orientato verso la modernità.
L’articolo Ultime ore per la Marina del Canaletto, da martedì sottopasso chiuso. Finisce un’epoca: via le barche, spazio ai container proviene da Città della Spezia.