Genova. Da mesi senza stipendio e sull’orlo del precipizio. I lavoratori della cooperativa Lanza del Vasto sono tornati a protestare davanti alla sede del Consiglio regionale per chiedere un intervento deciso delle istituzioni in una vicenda che mette a rischio l’occupazione ma anche servizi pubblici essenziali. Una nuova giornata di sciopero che arriva alla vigilia della prima udienza di fronte al tribunale fallimentare.
“La situazione è disastrosa – esordisce Maurizio Rimassa, segretario regionale della Usb -. Il dato più drammatico è quello degli stipendi: i lavoratori hanno preso un acconto del 40% del mese di giugno, poi non è arrivato più nulla. I servizi sono al collasso e soprattutto le prospettive sono nebulose e incerte. Le istituzioni finora hanno avuto un atteggiamento molto negligente, ricordiamo che si tratta di servizi pubblici essenziali, finanziati con fondi pubblici: accoglienza migranti, minori, anziani, Rsa, servizi socio-sanitari su tutto il territorio metropolitano di Genova. Bisognava intervenire con ben altra mediazione. Oggi sollecitiamo per l’ennesima volta un intervento della Regione che è stata quasi totalmente latitante”.