La Spezia come Gotham City, con baby gang a ogni angolo e un quartiere, l’Umbertino, nel quale non si può prendere un caffè senza rischiare di essere presi di mira da giovani malviventi e di essere aggrediti. E’ questo il quadro che traspare dalle parole della psicoterapeuta Sarah Viola, ospite di una trasmissione pomeridiana di Rai Due, riportate dal sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini su Facebook.
“Ero alla Spezia per un convegno, ho chiesto dove potessi bere un caffè. Mi è stato risposto: In questa zona da nessuna parte, ci sono le baby gang e se lei entra rischia anche di prenderle”: queste le frasi che il primo cittadino riporta sul social network, attribuendole alla dottoressa volto tv e stigmatizzandole.
“Ero alla Spezia per un convegno, ho chiesto dove potessi bere un caffè. Mi è stato risposto: In questa zona da nessuna parte, ci sono le baby gang e se lei entra rischia anche di prenderle”: queste le frasi che il primo cittadino riporta sul social network, attribuendole alla dottoressa volto tv e stigmatizzandole.
“Dichiarazioni vergognose – prosegue Peracchini – che offendono La Spezia e i nostri ragazzi! Mi stupisce come la nota psicoterapeuta Sarah Viola, ospite in un programma su rete nazionale, possa puntare il dito contro i più giovani basandosi su un commento riferito e senza neppure informarsi! La Spezia è una città turistica e accogliente, abbiamo investito molto in sicurezza e prevenzione e continuiamo a portare avanti un grande lavoro di presidio del territorio con la nostra Polizia locale, in accordo con le altre forze dell’ordine. Ad oggi chi compie un reato non rimane impunito.
Come in tutte le città l’attenzione deve rimanere alta, ma invito la dottoressa a tornare nella nostra città e prendersi quel caffè serenamente, piuttosto che etichettare un territorio senza conoscerlo!”, conclude Peracchini.
La psicoterapeuta era stata ospite della Mediateca regionale “Sergio Fregoso”, in Via Firenze, venerdì scorso in occasione dell’incontro che si è svolto alle 17 nell’ambito del progetto “L’educazione all’affettività” promosso dalla sezione spezzina dell’Udi insieme a Coop Liguria e Comune della Spezia.
Viene da pensare che l’interlocutore al quale la dottoressa Viola ha chiesto informazioni abbia un po’ esagerato, tirando in ballo un fenomeno, quello delle baby gang, che non ha ancora interessato davvero la città. Di contro, la nomea che ammanta la zona dell’Umbertino, può trovare conferma nelle testimonianze di molti residenti esasperati dagli episodi notturni di chiasso o violenza che periodicamente riempiono le pagine della cronaca e dall’ultimo omicidio che ha avuto luogo in provincia, nel corso del mese di luglio.
Una situazione che non può essere sminuita a normalità, ma che poco o nulla ha a che vedere con la possibilità di prendere un caffè senza temere di essere assaliti da giovani malintenzionati.
La psicoterapeuta era stata ospite della Mediateca regionale “Sergio Fregoso”, in Via Firenze, venerdì scorso in occasione dell’incontro che si è svolto alle 17 nell’ambito del progetto “L’educazione all’affettività” promosso dalla sezione spezzina dell’Udi insieme a Coop Liguria e Comune della Spezia.
Viene da pensare che l’interlocutore al quale la dottoressa Viola ha chiesto informazioni abbia un po’ esagerato, tirando in ballo un fenomeno, quello delle baby gang, che non ha ancora interessato davvero la città. Di contro, la nomea che ammanta la zona dell’Umbertino, può trovare conferma nelle testimonianze di molti residenti esasperati dagli episodi notturni di chiasso o violenza che periodicamente riempiono le pagine della cronaca e dall’ultimo omicidio che ha avuto luogo in provincia, nel corso del mese di luglio.
Una situazione che non può essere sminuita a normalità, ma che poco o nulla ha a che vedere con la possibilità di prendere un caffè senza temere di essere assaliti da giovani malintenzionati.
L’articolo Sicurezza, la dottoressa Viola in tv: “Alla Spezia mi hanno avvertita: ci sono le baby gang”. Peracchini replica su Facebook: “Dichiarazioni vergognose” proviene da Città della Spezia.