La data di lancio della gara per la realizzazione del nuovo terminal Ravano era uno dei punti più attesi dell’intervento di Matthieu Gasselin, amministratore delegato di Constship Italia e di Lsct, nell’ambito del convengo “Sotto il segno del porto 2” che si è svolto questa mattina nell’auditorium “G. S. Bucchioni” dell’Autorità di sistema portuale. Un’apprensione ben nota al manager francese, che ha immediatamente soddisfatto le aspettative della platea.
“Lo dico subito: la gara sarà lanciata entro fine maggio, tra il 20 e il 30 del mese”, ha esordito. “E’ vero – ha proseguito nel solco degli interventi di chi lo ha preceduto – i porti devono investire e rinnovare e noi lo faremo nell’immediato con il rinnovamento delle gru sul Molo Fornelli e l’acquisto di nuove ralle per il servizio di carosello, che arriveranno a settembre. L’investimento in nuove consente di lavorare al meglio navi da 20mila Teu, che abbiamo già accolto nelle nostre banchine in tre scali. Il rischio degli investimenti è forte, perché non sappiamo cosa succederà nel mondo nel giro di tre anni. Ma il nostro azionista Thomas Eckelmann dice di pensare a quello che succederà fra 30 anni, l’orizzonte temporale deve essere quello. Alla Spezia abbiamo grandi capacità nell’intermodalità, ma siamo in sofferenza per i lavori in corso sulla rete ferroviaria. Questi ci consentiranno di operare al meglio dal 2027, ma ci dobbiamo arrivare. Ci sono aziende che faticano e in tutto questo il Ferrobonus 2023 non è ancora stato pagato. Noi investiamo centinaia di milioni sul porto e su tutta la catena intermodale e in un momento di incertezza generalizzata serve avere certezza dal punto di vista politico: abbiamo responsabilità importanti nei confronti di un sistema economico e di tanti lavoratori e per questo abbiamo bisogno di stabilità. C’è stato un periodo di rapporti non facili con l’Adsp, ma trovata la quadra dobbiamo sapere che tutto il sistema e tutta la città creda a questo piano. Tra le infrastrutture e l’equipment metteremo sul piatto 300 milioni, che si recuperano in 15 anni, forse, e per questo serve fiducia da parte di tutto il sistema e anche che ci sia un maggiore coordinamento tra gli scali a livello nazionale. La ripresa dei traffici rispetto al primo trimestre dell’anno scorso nonostante la crisi di Suez non è solamente frutto di una bolla dovuta ai transiti attraverso Gibilterra. E’ un flusso credibile, e lo stiamo registrando in maniera interessante anche a Tangeri. Poi, quanto di questa crescita dell’11 per cento sia frutto della congiuntura attuale e quanto sia strutturale non so dirlo”.
Economia
Lsct, Gasselin: “La gara sarà lanciata a fine maggio”. Sull’area Enel: “Lasciando Calata Paita è fondamentale: il carbonile Ovest sarebbe ideale”