“Credo che le immunità della politica siano calate oltre ogni limite. Seguendo un certo populismo e giustizialismo si ritiene che chi fa politica abbia privilegi in sé”. Lo ha detto, come riportato dall’agenzia Ansa, Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, dopo un incontro a Roma con Maurizio Lupi, leader di Noi moderati. Per Toti “non solo servirebbe un allargamento delle immunità dai parlamentari ai ministri, ma anche per sindaci e governatori”. Parole che si inseriscono a pieno titolo nel dibattituo sullo ‘scudo’, tema lanciato dal leader della Lega Matteo Salvini attraverso un’intervista rilasciata a La Verità. “Serve uno scudo per chi governa. Io stesso rischio quindici anni per aver difeso i confini”, uno dei passaggi del ministro delle Infrastrutture e leader del Carroccio. In merito è stato interpellato stamani a L’aria che tira, su La7, anche il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon: “Vorrei vedere nel concreto la proposta che farà Salvini. Per quanto ci riguarda il tema dello scudo da dare nei confronti di governatori o di altre figure che svolgono funzioni importanti dal punto di vista istituzionale è qualcosa che non dovrebbe essere necessario, nel senso che noi dobbiamo vivere in uno stato di diritto che ha questi tre pilastri – potere giudiziario, esecutivo e legislativo – che dovrebbero restare in equilibiro. Putroppo ci sono state in passato delle situazioni per cui c’è stato uno squilbirio che ha portato a dubitare del fatto che il potere esecutivo svolgesse nel modo migliore le proprie funzioni o qualche volta anche che il potere giudiziario le svolgesse in modo del tutto imparziale. Non credo però che la soluzione sia quella di dare scudi a chi svolge importantissime funzioni a garanzia di tutti i cittadini”. Queste poi le parole di Antonio Tajani, leader di Forza Italia, nel corso della conferenza stampa della festa dei giovani del partito tenuta stamani, in cui si è parlato non poco di Liguria. “Non ne abbiamo parlato, ci siederemo attorno a un tavolo e vedremo quale è nel concreto la proposta – ha detto il ministro degli Esteri -. Quando si parla di diritto e di norme bisogna vedere cosa prevede la norma. E’ come per l’abuso d’ ufficio: noi siamo sempre stati favorevoli ad abolirlo proprio perché era un reato che metteva in difficoltà gli amministratori. Io sono sempre pronto ad ascoltare e valutare tutte le proposte che permettono la buona amministrazione. Ne parleremo, se saremo convinti la sosterremo”.
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