Venerdì prossimo 13 settembre ricorre la festa di San Venerio eremita, patrono del Golfo della Spezia e dei fanalisti (guardiani di faro) d’Italia. Ma l’intera settimana sarà dedicata al ricordo ed alla venerazione del santo che da molti secoli rappresenta un punto di riferimento per il cristianesimo del golfo spezzino. I primi eventi del programma che è stato predisposto si terranno, com’è tradizione, non all’isola del Tino, dove il santo visse a lungo bensì alla pieve che proprio a San Venerio è dedicata, ed è, ad oggi, la più antica chiesa del territorio comunale spezzino. Alla pieve, alle 17.30 di domani, si terrà dunque il tradizionale incontro culturale e storico dedicato alla presenza di Venerio nella storia spezzino. L’incontro, aperto a tutti, è organizzato dalla diocesi e dall’associazione “Pro Insula Tyro” (“Tyrus”, come è noto, termine di origine fenicia, è l’antico nome dell’isola oggi conosciuta come Tino). Aprirà i lavori il saluto del vescovo Luigi Ernesto Palletti, cui seguirà l’introduzione di monsignor Paolo Cabano, responsabile delle attività culturali della diocesi. A seguire, due relazioni, con intermezzi musicali a cura del maestro Sergio Chierici: Anna Maria Vecchi, della “Pro Insula Tyro”, parlerà sul tema “Brani della vita di san Venerio in un codice biblico estense (XI-XII secolo)” e Maria Pia Spagiari, dell’Istituto internazionale di studi liguri”, sul tema “Il capitello con leoncino nel chiostro del monastero del Tino, simbolo di fede e risurrezione”. Il giorno seguente, martedì 10 settembre, il vescovo Palletti presiederà, ancora alla pieve, la Messa di inizio delle celebrazioni. Giovedì 12 tutti i fedeli del Golfo sono invitati in cattedrale alla Spezia, alle 17.30, per la Messa solenne della vigilia, presieduta dal vescovo e concelebrata da canonici e parroci. Al termine, la statua lignea del santo e la sua reliquia saranno recate in processione al molo Italia, per raggiungere via mare Porto Venere. Infine, venerdì 13 settembre, festa liturgica di San Venerio, il vescovo celebrerà la Messa alle 10.30 all’isola del Tino, nel piazzale della Vela, presenti le autorità civili e militari. Dopo la Messa, a mezzogiorno, ci saranno la recita dell’Angelus e la tradizionale benedizione delle barche e delle altre imbarcazioni, impartita dal vescovo con la reliquia del santo. Nei due giorni seguenti, sabato e domenica prossimi, la Marina militare ha consentito il libero accesso all’isola, grazie ai vaporetti in partenza da Spezia, da Porto Venere e da Lerici. In entrambe le due giornate, nella zona sacra, sarà dunque celebrata – a cura della parrocchia di Porto Venere e tempo permettendo – una Messa alle 16 (prefestiva il sabato, festiva la domenica).
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