Finale Ligure. “Oltre dodici milioni di opere pubbliche deliberate, 480mila euro di aumenti ai fondi manutenzione, tra cui 190mila per il nuovo fondo muri e versanti e 170mila per il progetto ed i primi interventi sulle case comunali, utili per iniziare a fronteggiare l’emergenza abitativa trascurata in questi anni. E ancora un piano di rilancio dei principali palazzi monumentali finalesi e un’opera nuova come piazza Del Mare a Varigotti, dichiarata inagibile nel marzo 2024 e lì dimenticata per questioni elettorali. Ma anche l’accelerazione a due cantieri fondamentali per il fronte mare finalese come la passerella tra Castelletto e San Donato e la passeggiata tra il Porto e Varigotti. Opere che a parole sarebbero state imminenti per il consigliere Guzzi ma che da assessore ha lasciato ferme dal 2018. Con troppa disinvoltura Impegno per Finale passa da accuse di mancanza di continuità a quelle del ‘copia incolla’”. E’ la replica di Paolo Folco, del gruppo di maggioranza a Finale.
“Omettiamo per decenza – prosegue – la discussione sulla mancanza di visione con chi di visione non ne ha avuta per due mandati ma ci teniamo ad informare correttamente su alcuni punti. Vero che abbiamo sacrificato gli asfalti di via Isasco ma perché abbiamo ritenuto molto più logico e consequenziale rinforzare il versante da dissesti idrogeologici regimando le acque in località Donio, opera che attendeva l’esecuzione dal 2014. Inutile asfaltare una strada se poi rischia di essere danneggiata dallo slittamento del versante. Vero che abbiamo sacrificato alcuni marciapiedi nel centro cittadino ma, come spiegato in consiglio, i soldi sono stati utilizzati per alcune emergenze sulle persone: il riscaldamento per gli anziani della residenza protetta del Ruffini, al freddo da troppo tempo; la caldaia della scuola media; la climatizzazione per i lavoratori del comune che meritano rispetto come tutti i lavoratori”.