Genova. Il sostituto procuratore Stefano Puppo ha disposto accertamenti tecnici non ripetibili sulle mail e sui messaggi inviati da Gian Paolo Bregante nei mesi e nelle settimane precedenti all’omicidio della moglie Stefania Marini, uccisa con un colpo di pistola sparano alle spalle nell’abitazione della coppia di via Antica Romana a Sestri levante. Gli accertamenti sono stati disposti sui tre telefoni sequestrati e sul pc di Bregante.
L’uomo, 74 anni, al pm Stefano Puppo e poi al gip nel corso della convalida dell’arresto, ha detto di aver chiesto aiuto ripetutamente per le condizioni di salute della moglie che – affetta da una grave forma di depressione secondo il racconto dell’uxoricida confermato dal figlio, era diventata molto aggressiva con il marito.