Genova. “Esportatori e spedizionieri guardano con estrema preoccupazione alla situazione che da oggi bloccherà i porti della Costa Est e del Golfo del Messico. Gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale dell’Italia fuori dall’Europa. Con lo sciopero, ogni settimana, si stima che a livello mondiale saranno circa 500 mila i contenitori che non potranno sbarcare o raggiungere le destinazioni finali. Un danno gravissimo all’economia USA, ai suoi consumatori, ma anche agli esportatori, che certamente vedranno lievitare il costo dei noli già nelle prossime settimane”.
Non usa mezzi termini Giampaolo Botta, Direttore Generale Spediporto, per esprimere tutta la sua preoccupazione in merito all’agitazione che sta iniziando nei porti della parte orientale degli Stati Uniti. Uno sciopero, che arriva a quasi un anno dal primo attacco dei ribelli Houthi contro le navi in transito nel canale di Suez, e che rischia, dunque, di mandare nuovamente in crisi il mercato mondiale dei contenitori, con perdite giornaliere che JP Morgan stima tra i 3,8 e i 4,5 miliardi di dollari.