“Sabato al Picco ci sarei venuto volentieri”. Spezia-Reggiana non è una partita come le altre per Fulvio D’Adderio, ex allenatore dello Spezia di Volpi e in passato giocatore degli emiliani, con cui ha ottenuto anche una promozione in Serie B da protagonista. “Quando sono arrivato allo Spezia ho capito quanto astio ci fosse tra le due squadre, una storia che dura da anni”, racconta a Città della Spezia. Proprio il suo passato aveva rischiato di incrinare la sua storia d’amore con la maglia bianca, quando prima di accettare la panchina spezzina era finito nel calderone delle polemiche dei tifosi. Poi, convinto, decise comunque di accettare, regalandosi un’esperienza che a distanza di quasi 15 anni definisce ancora indimenticabile. “Non ho mai dimenticato ciò che è stato. Al di là del calcio giocato, il rapporto che ho avuto con la gente dello Spezia e con la città è stato di altissimo livello. La gente di Spezia è un po’ come me, vuole che le cose vengano fatte con il cuore e io mi sono rivisto in tutto ciò. Non potevo dare più del 100% di ciò che ho dato”, prosegue.
Una partita, quella tra Spezia e Reggiana, che si è ripetuta spesso nel tempo. E una volta ha visto protagonista anche D’Adderio, in campo con la maglia della Regia: “Una volta, ricordo che stavamo giocando al Mirabello a Reggio Emilia, e in campo dietro la curva venne gettato un lavandino. È successo anche questo, in un calcio che non c’è più. Spezia e Reggiana in Serie B e C si sono affrontate molte volte, io ho giocato molte volte contro queste squadre anche quando ero all’Ancona. Ho sempre il bel ricordo di aver vissuto queste due squadre, una come calciatore a Reggio, dove ho fatto anche la Serie B, e una da allenatore allo Spezia, dove ho lasciato il cuore”, prosegue.