Una discussione sui social finita con una denuncia per diffamazione nei confronti di un utente che avrebbe utilizzato il termine “camorristi” nei confronti degli agenti della Polizia locale. La segnalazione dell’utilizzo di quella parola tra i commenti ha spinto un cittadino a segnalare la questione alla Polizia locale di Santo Stefano Magra, coordinata dal comandante Maurizio Perroni, che è risalita a chi avrebbe scritto la parola incriminata: a finire nei guai, stando a quanto riferito dal comando santostefanese, è un sottufficiale di marina di mezza età. A condurre gli accertamenti è stato il vice comandante Andrea Prassini. Il 50enne è stato denunciato in stato di libertà per diffamazione.
La Polizia locale santostefanese ha precisato anche che questo caso, aggravato in quanto attribuisce un fatto specifico, inoltre essendo stato divulgato a mezzo social, è in grado di raggiungere un numero indeterminato di persone e la stessa Corte di Cassazione, a più riprese ha stabilito che è assimilabile totalmente alla diffamazione a mezzo stampa. Il 50enne denunciato rischia la pena della reclusione fino a tre anni e della multa fino a 2065 euro che possono però essere ancora aumentate in virtù dell’ultima aggravante in quanto offesa rivolta contro un Corpo di Polizia.