Lettere/ Il sogno del cacciatore svanisce all’arrivo dei colombacci

Lettere/ Il sogno del cacciatore svanisce all’arrivo dei colombacci

Generico ottobre 2024

Da Pino Lanata

Notte di luna nuova; sono le cinque, suona la sveglia, velocemente mi alzo, corro in cucina, preparo un thermos di caffè, mi vesto velocemente “da cacciatore”, prendo l’auto, passo da Mingo a prendere la solita abbondante dose di focaccia calda, salgo a Sant’Andrea, posteggio, carico in spalla il pesante zaino con tanica d’acqua fresca  e tutto l’occorrente, percorro velocemente un viottolo sassoso che serpeggia sul dorso del boscoso poggio; la notte sta scemando, l’allocco si fa sentire per l’ultima volta; raggiungo la “baracchetta” vicino al “palco”; scarico il mio fardello, sistemo la scala, salgo con attenzione, apro la “botola” e sono sul capanno; molto in alto, intorno solo il verde dei lecci, mi sembra di toccare il cielo.

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