Genova. Da un lato veri e propri “recordman” e “recordwoman”, come l’ex sindaco di Sant’Olcese Armando Sanna e la sindaca di Rossiglione, Katia Piccardo, che candidati nella lista del Pd nella circoscrizione di Genova hanno totalizzato rispettivamente 8.027 e 7.634 voti. Dall’altro candidati che non si sono neppure votati da soli, facendo registrare uno zero spaccato: è il caso di Maria Barbara Bianco e Pietro Bonelli, candidati a Imperia nella lista di Alternativa Popolare con Bandecchi, a sostegno del nuovo presidente della Regione Marco Bucci, o ancora Angelo Lo Biondo e Simona Siccardi, candidati nella circoscrizione di Genova con la lista di Indipendenza, il cui candidato era Alessandro Rosson.
Tra i tanti dati e fatti che emergono dalle elezioni regionali che hanno decretato la vittoria di Marco Bucci sul filo di lana, in un testa a testa in cui Andrea Orlando ha perso per poche migliaia di voti, ci sono anche i nomi dei “migliori” e dei “peggiori”. Ovviamente in termini di preferenze. I numeri svelano infatti, come spesso accade, elementi che sfuggono a una prima analisi. Innanzitutto, che su 1.341.693 elettori sono andati a votare 616.748, il 45,97%, un calo di affluenza già ampiamente certificato. Poi, che le schede nulle sono state 15.465, le bianche 4.312, le contestate 138. Addentrandosi ulteriormente nei meandri di nomi e numeri emergono poi i già citati “migliori” e “peggiori” in termini di preferenze.