Presidio sul progetto Basi blu: “Invece di inseguire sussulti bellici si considerino potenzialità socio-economiche dell’arsenale”

Presidio sul progetto Basi blu: “Invece di inseguire sussulti bellici si considerino potenzialità socio-economiche dell’arsenale”

Arsenale militare

Lunedì 4 novembre in Piazza Mentana in orario 17,30 – 18,30 si terrà il 121° presidio settimanale “Se vogliamo la Pace prepariamo la Pace”, promosso dalla Rete spezzina pace e disarmo. Il presidio sarà dedicato alla campagna sul progetto “Basi blu” e vedrà la continuazione della relativa raccolta firme (attiva anche online) promossa dalla Rete. “Visti i nuovi scenari di guerra, preoccupa il Piano nazionale di riorganizzazione delle basi navali – dichiarano dalla Rete spezzina pace e disarmo – che espone con precisione fondi (1 miliardo e 700 milioni) e obbiettivi, cioè aumentare la ricettività delle navi da guerra nei porti militari italiani; in questo contesto, preoccupa anche l’assenza di adeguato dibattito parlamentare e la ‘trasversalità’ delle posizioni favorevoli dei governi che si sono succeduti. Per la base militare spezzina sono stati predisposti 358 milioni per l’adeguamento della stessa agli ‘standard’ Nato”.
Dalla Rete chiedono “un dibattito pubblico attraverso la convocazione di una assemblea cittadina allargata che coinvolga gli spezzini, le istituzioni locali, i referenti politici locali e nazionali, le associazioni, le parti sociali per un incontro/confronto chiarificatore sul progetto e sulle possibili alternative che, anziché inseguire sussulti bellici, o peggio guerrafondai, prendano in considerazione le potenzialità socio – economiche dell’arsenale militare della Spezia”.
Il progetto “Basi blu” sarà ripreso anche nei presidi settimanalidei giorni 18 e 25 novembre prossimi.

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