Genova. Un evento catastrofico come quello di Valencia e dintorni è possibile “in tutti i paesi della riviera ligure” a causa della conformazione del territorio. E non esistono soluzioni di breve termine che garantiscano la definitiva messa in sicurezza delle aree più esposte al rischio. A dirlo è Paolo Airaldi, presidente dell’Ordine dei geologi della Liguria, mentre l’Europa si interroga sul disastro in Spagna e dalle nostre parti sono appena trascorse due tragiche ricorrenze: il 4 novembre l’alluvione del Fereggiano che causò sei vittime a Genova nel 2011, il 5 novembre l’alluvione del Centa che sommerse Albenga nel 1994. Nel frattempo continua il dibattito a livello politico: Marco Bucci ha invocato leggi meno stringenti per il dragaggio dei torrenti e qualche giorno fa l’ex governatore Giovanni Toti ha auspicato “più cemento, non meno” per difendersi dalle alluvioni.
Airaldi, giriamo la questione a lei: più cemento o meno cemento per metterci in sicurezza?