Nonostante il poderoso ritorno dell’industria, con la produzione armiera e la cantieristica che galoppano, il turismo non può che confermarsi anche nel 2024 come uno degli asset dell’economia locale. I numeri raccolti sino a settembre, rapportati con quelli dei primi nove mesi del 2023, parlano di una leggera flessione in termini di arrivi e presenze sul territorio provinciale, ma l’anno in corso potrebbe portare con sé un colpo di coda che conduca verso un pareggio dei numeri di quello precedente.
A oggi il calo è dell’1,17 per cento in termini di arrivi e dell’1,64 per cento per quel che concerne le presenze, ovvero le notti dormite. La differenza in termini assoluti è tra 2.624.970 pernottamenti e 2.581.955 ed è pertanto pari a meno 43.015 presenze nell’arco dei primi tre trimestri dell’anno.
Tuttavia ci sono dati che, proporzionalmente, continuano a crescere. Sono quelli dell’incidenza dei turisti stranieri sul totale e quelli del ricorso alle strutture extralberghiere, due caratteristiche che pongono la provincia spezzina in contrasto con quello che avviene a livello nazionale, ma anche a livello ligure. Da decenni l’influenza del turismo proveniente da tutto il mondo per visitare le Cinque Terre fa registrare una percentuale di viaggiatori stranieri superiore a quella dei connazionali che si muovono per turismo di prossimità, ma ormai si è giunti ad archiviare numeri che in fatto di presenze portano il rapporto a due turisti stranieri per ogni turista italiano.
Se nei pernottamenti del 2023 la percentuale di chi proveniva da oltre confine era del 66 per cento, oggi si viaggia ancora di più verso i due terzi matematici con una percentuale del 66,5 per cento, frutto di 1.715.997 pernottamenti di stranieri sul totale, mentre gli italiani scendono al 33,5 per cento con 865.958 notti dormite.
Non accenna a fermarsi, come detto, anche la crescita delle strutture extralberghiere in rapporto a quelle del turismo tradizionale. Lo scorso anno si era chiuso con un rapporto del 58,9 per cento di pernottamenti in b&b, appartamenti vacanze e simili, mentre alberghi e Rta erano stati scelti dal 41,1 per cento dei turisti. La differenza si è ampliata ulteriormente nel 2024, con 1.558.883 pernottamenti in strutture extralberghiere, pari al 60,3 per cento, e 1.023.072 notti in strutture alberghiere, pari al 39,7 per cento del totale.
L’articolo Pignone, sabato possibilità di visita cardiologica e internistica proviene da Città della Spezia.