Varazze. “Se dovessi morire, che la mia fine sia un racconto”. Prende spunto proprio dalla frase finale della poesia di Refaat Alareer, ultima poesia prima di essere ucciso a Gaza lo scorso dicembre insieme a sette membri della sua famiglia, il titolo dell’ultimo romanzo di Giorgia Würth il cui messaggio è soprattutto quello di non rimanere indifferenti di fronte alla violenza dell’impatto sulla vita di milioni di persone del terribile conflitto israelo-palestinese, ma non solo: anche quello di rompere il silenzio per fare terminare questo dramma.
“Sogniamo una Palestina libera, intanto la Palestina ha liberato noi”. Dal 7 ottobre 2023, per molti la vita è segnata da ciò che succede a Gaza.