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Ex area Enel, Natale: “Dal 2022 aspettiamo che la Regione convochi l’azienda a un tavolo”

Ex area Enel, Natale: “Dal 2022 aspettiamo che la Regione convochi l’azienda a un tavolo”

Il nastro trasportatore della centrale Enel

“Enel balla da sola per quanto riguarda il futuro dell’area dell’ex centrale termoelettrica di Vallegrande. Non può che essere altrimenti visto che il centrodestra ligure di governo, a tutti i livelli, da anni si disinteressa completamente di una zona di grandissimo pregio produttivo e strategico per la Spezia e per tutta la Liguria. Non un cenno dall’amministrazione comunale spezzina, non una mossa dalla Regione Liguria”. Lo dice Davide Natale, segretario ligure e consigliere regionale del Partito Democratico. “Enel ha chiuso la centrale ben tre anni fa, nel dicembre del 2021 – ricorda Natale -. A giugno del 2022 il consiglio regionale, per rompere la completa inerzia del Comune della Spezia, aveva impegnato la giunta regionale a convocare un tavolo di confronto con Enel, i comuni della Spezia e di Arcola e le organizzazioni sindacali e datoriali per valutare le diverse opportunità di riconversione industriale dell’area di Vallegrande, con lo scopo di creare occupazione stabile attraverso progetti ambientalmente sostenibili. Da allora non si è mosso nulla fino ad arrivare all’allarme odierno dei sindacati che tornano a chiedere un piano industriale organico e non uno spacchettamento a tavolino dell’area”.

“Le premesse della giunta Bucci sono tutt’altro che rassicuranti: un’amministrazione regionale che non sente il bisogno di individuare un assessore allo Sviluppo Economico lascia interdetti – conclude Natale -. In occasione della discussione delle linee di mandato chiederemo che sia dato finalmente seguito a quanto deciso in consiglio regionale e mai attuato. Serve un lavoro collettivo e di squadra, capace di disegnare una riposta complessiva inserita nel contesto produttivo locale e di creare nuove occasioni di sviluppo. È impensabile che la riconversione di un’area così strategica e fondamentale per il futuro della nostra provincia e della regione non sia al centro di un’iniziativa politica concreta da parte di chi ha la responsabilità di governare il territorio, che sembra volersene lavare le mani e lasciare a Enel la completa autonomia”.

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