Tre anni e una fascia di capitano dopo, Nikolaou ritrova lo Spezia da avversario

Tre anni e una fascia di capitano dopo, Nikolaou ritrova lo Spezia da avversario

Dimitrios Nikolaou

Si era presentato con un bolide di sinistro da venticinque metri, con alle sue spalle il parco acquatico di Lignano Sabbiadoro, Dimitrios Nikolaou, che nella sua prima ufficiale con la maglia dello Spezia aveva entusiasmato tutti con una prestazione da leader al fianco di Martin Erlic, nell’esordio ufficiale di Thiago Motta in panchina. Capelli lunghi, che dopo quel gol vennero rasati quasi a zero, Nikolaou era arrivato allo Spezia pochi giorni prima, il 9 agosto del 2021, in uno scambio con l’Empoli che portava alla Spezia il greco e l’attaccante Mraz, facendo fare il percorso inverso al centrale Ardian Ismajli. Praticamente novizio alla Serie A, quella stagione si concluse con la bellissima salvezza festeggiata a Udine e firmata anche dal difensore, che con Erlic aveva formato una diga sigillata da Jakub Kiwior, che su intuizione di Motta riuscì a creare una cerniera a centrocampo in grado di difendere la porta di Provedel con ottimi risultati.

Quella partita di Coppa Italia contro il Pordenone era stato l’esordio di Dimitrios Nikolaou, 112 presenze con lo Spezia e una fascia da capitano portata con enorme dignità per una stagione, la più difficile che ha vissuto con la maglia bianca, dove però ha difeso con enorme valore la sua squadra fino all’ultima partita, riuscendo a salvare la categoria. Lui che quella partita dello scorso maggio contro il Venezia l’aveva vissuta dalla tribuna, da squalificato, lasciandosi poi andare ad un’esultanza liberatoria con la sua gente al triplice fischio. Fumogeno in mano, cori sotto la Curva Ferrovia: era il suo saluto ad una città che aveva saputo apprezzarlo, al di là di quanto mostrato in campo.

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