Olivia Canzio consigliera comunale di opposizione nel Comune di Levanto interviene imposta di soggiorni e si è soffermata sulla questione della scuola dell’infanzia. Canzio parte citando il film “L’odio” con protagonista un giovanissimo Vincent Cassel: “Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani. Mano a mano che cadendo passa da un piano all’altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: “Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene. Fino a qui, tutto bene”. Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.” Mi viene in mente questa frase ogni volta che leggo una tronfia dichiarazione del sindaco di Levanto Luca Del Bello prontamente smentita, a seconda dei casi, dalle controparti con cui si è rapportato o dagli eventi. Oggi è l’imposta di soggiorno, ieri gli aumentati costi di realizzazione della scuola dell’infanzia, domani il presidio ospedaliero”.
“La scuola dell’infanzia è però l’esempio più chiaro di quello che intendo per incapacità – aggiunge Canzio -. A fronte dei fondi PNRR, approvati solo nel 2021 (perché è utile ricordare che senza questa forma di investimento questa amministrazione non sarebbe stata in grado di realizzare nulla) e in mancanza di idee e di progetti, si è non solo stravolto il progetto originale andandolo a peggiorare sia esteticamente che funzionalmente, ma è stato pure realizzato male, tanto che è già costato una variazione di bilancio da 300.000 € per un’errata valutazione delle fondamenta (su cui sarà bene capire perché sia venuta fuori solamente a pochi mesi dall’inaugurazione).