Politica

Nicolò: “Buco sanità ligure di 49 milioni, non corrispondenza con cifre usate da opposizioni per fare propaganda”

Nicolò: “Buco sanità ligure di 49 milioni, non corrispondenza con cifre usate da opposizioni per fare propaganda”

Letti d'ospedale

“Il buco di bilancio della Regione Liguria per la sanità ammonta attualmente a 49,2 milioni ed è pari a circa l’1% della spesa complessiva. Non appena arriveranno i preconsuntivi economici delle aziende si valuterà, congiuntamente con i direttori generali, le ulteriori misure relative alle poste patrimoniali”. Lo afferma in una nota l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, già intervenuto sul tema del deficit della sanità ligure stamani in Consiglio regionale rispondendo a due interrogazioni presentate dall’opposizione, una dal Movimento cinque stelle, una dal Pd.

“Nei mesi scorsi erano emerse cifre strumentalizzate dalle opposizioni – prosegue l’assessore Nicolò -. Cifre frutto di ipotesi e che venivano utilizzate solo per fare propaganda politica. Per mesi si è parlato di aumenti Irpef e amministrazione controllata, misure mai prese in considerazione da questa amministrazione. Quelle cifre infatti non hanno trovato corrispondenza con i valori che stanno emergendo nei preconsuntivi del quarto trimestre. Tra la conferma delle maggiori risorse nazionali e le risorse aggiuntive per cui si è in attesa della formalizzazione, relative per esempio al payback farmaceutico, all’assistenza domiciliare finanziata dal Pnrr, all’assistenza erogata ai cittadini ucraini e all’emersione dei lavoratori stranieri irregolari, la previsione del disavanzo di gestione per l’anno 2024 si è attestato ad 66,2 milioni. Nel procedere alle consuete operazioni di chiusura dell’esercizio (valorizzazione delle rimanenze, valutazione delle partite debitorie, quantificazione dei fondi rischi e oneri) e alla quantificazione dei costi di competenza dell’esercizio rispetto a quanto inserito nei modelli dei conti economici tendenziali (riferiti al trimestre 2024), le aziende hanno rilevato anche gli effetti delle azioni volte a generare efficientamenti del servizio sanitario pubblico e conseguentemente dei risparmi a parità di prestazioni rese, generate dalle misure introdotte nel corso del 2024 e continueranno a generare effetti positivi nel 2025″.

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