Genova. La 31enne che ieri si è suicidata gettandosi dal quarto piano del palazzo dove viveva in via Cantore a Sampierdarena aveva accusato il marito di essere un estremista islamico tanto che la Procura aveva delegato la Digos per svolgere su di lui alcuni accertamenti, a cominciare dal sequestro del telefono, ma l’esito delle indagini era stato negativo: l’uomo, muratore 37enne è risultato essere un musulmano molto osservante ma non un estremista o peggio. Anche la donna era musulmana così come la sorella ferita gravemente dopo aver tentato anche lei di compiere il gesto estremo.
Nella memoria depositata dal muratore una settimana fa in vista dell’udienza per la separazione che si sarebbe tenuta il prossimo 10 gennaio, il marito – tramite la sua avvocata Anna Serafino – però ha dato la sua versione a proposito delle vicende e di liti che hanno preceduto la tragedia di ieri.