Come trattenere il respiro, applausi al debutto in prima nazionale alla Sala Mercato del Teatro Modena

Come trattenere il respiro, applausi al debutto in prima nazionale alla Sala Mercato del Teatro Modena

come trattenere il respiro

Genova. Ha debuttato in prima nazionale Come trattenere il respiro alla Sala Mercato del Teatro Modena di Sampierdarena, nuova co-produzione del Teatro Nazionale di Genova e del Centro Teatrale MaMiMò (repliche sino al 12 gennaio). Applausi a tutti al termine dello spettacolo tratto dal testo dell’autrice scozzese Zinnie Harris con la traduzione di Monica Capuani che ne esalta il linguaggio secco, asciutto, diretto.

Un gruppo di persone inizia a leggere un testo, prima con scarso impegno, poi sempre più coinvolti: è la storia di Dana (una bravissima Alice Giroldini), giovane donna che, dopo una notte con uno sconosciuto che lavora per le Nazioni Unite e dice di essere un demone, Jarron, rifiuta di essere pagata. Quella cifra, 45 euro, ricorrerà spesso nell’odissea che la avrà come protagonista insieme alla sorella Jasmine (Cecilia Di Donato a suo agio sia nel drammatico, sia nelle parti più leggere) in un viaggio da Berlino ad Alessandria d’Egitto per un importante colloquio di lavoro. Il diavolo va su tutte le furie, non vuole rimanere in debito, si riferisce all’amore come a una transazione finanziaria, lei resiste forse per vanità, forse perché pensa di avere il controllo su questo demone. Lui le promette che le farà cambiare idea. Da lì le due donne prima affrontano un improvviso crollo delle banche, poi l’impossibilità di essere curati in un momento drammatico specialmente per una donna, infine una traversata tragica su un barcone in un’inversione di ruoli tra Europa e Africa. “Siamo in Europa, cosa potrebbe succedere?” e invece capita di tutto e di sempre peggio alle due donne, che affrontano il tutto rimettendosi in piedi ogni volta nonostante momenti decisamente intensi.

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