Genova. Sono dieci i nomi in gioco per il futuro dello stabilimento ex Ilva di Cornigliano e di tutti gli impianti di Acciaierie d’Italia. Nelle scorse ore sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte vincolanti volte all’acquisizione del gruppo. A Genova il passaggio è accolto con un pensiero unitario: chiunque arriverà dovrà garantire corposi investimenti per rilanciare la produzione (e quindi l’occupazione), potenziare la linea della banda stagnata e magari – come la Fiom in particolare propone da mesi – riavviare la produzione a caldo con una tecnologia green.
Tra le offerte ricevute tre mirano all’acquisizione di tutti i complessi aziendali, la prima scelta per Governo e sindacati. In campo per aggiudicarsi l’intero pacchetto ci sono la cordata Baku Steel Company Cjsc con Azerbaijan Investment Company Ojsc, il fondo americano Bedrock Industries management Co Inc e l’indiana Vulcan Green Steel del gruppo Jindal Steel International.