Genova. Se in Gomorra Marco Macor (in secondo piano in un’immagine tratta dal film di Matteo Garrone del 2008) impugnava un fucile, a casa sua i carabinieri hanno trovato una pistola Beretta semiautomatica con matricola abrasa e una decina proiettili. “E’ per uso personale” si è limitato a dire l’ex attore 39enne, arrestato sabato insieme ad altre 21 persone nella maxi operazione dei militari dell’Arma di Genova che ha sgominato una gang di napoletani che si erano specializzati nelle truffe degli anziani.
A capo della banda erano la boss” e “o’ Mast”, Marica Mastroianni e il marito Alberto Macor (fratello di Marco). Il cognome Macor è molto noto agli inquirenti campani perché la famiglia Macor – di cui gli arrestati dai carabinieri di Genova sono i cugini – sarebbe diventata un vero e proprio clan che sta ampliando il proprio raggio di azione criminale nella città partenopea. Specializzati nelle occupazioni abusive, secondo fonti investigative avrebbero come obiettivo quello in entrare a breve nel giro dello spaccio di stupefacenti nel quartiere Forcella, dopo gli arresti che hanno interessato nell’ultimo periodo i clan rivali.