Economia

Il turismo fatica ancora a trovare manodopera. Le parti sociali: “Troppe brutte sorprese in busta paga. I lavoratori non sono fannulloni”

Il turismo fatica ancora a trovare manodopera. Le parti sociali: “Troppe brutte sorprese in busta paga. I lavoratori non sono fannulloni”

Cucina di ristorante

Le giornate serene, freddine dell’inverno non spengono le attività di chi deve formare le squadre che dovranno immergersi nell’accogliere i numerosi viaggiatori che scelgono i lidi spezzini nel corso della bella stagione. Già da gennaio qualcosa si è mosso e nel settore del turismo la ricerca dei lavoratori, è scontato dirlo, non si è mai fermata. In queste settimane si è parlato molto del rinnovato Patto del turismo all’interno del quale i sindacati hanno inserito la clausola di privilegiare le richieste ai fondi per chi assume a tempo indeterminato e la previsione di incentivi a contratti che prevedono un monte ore non inferiore a 28 ore settimanali. Ma la realtà, a oggi, è un’altra.

L’assenza di lavoratori o la loro “sparizione” in settori specifici – la ristorazione o il commercio legati alla stagionalità del turismo solo per citarne due – però resta costante. Quindi si ripresenta il tema costante dell’offerta che c’è, ma manca il lavoratore. L’interrogativo, anche a distanza di anni (Città della Spezia ne aveva parlato qui), resta lo stesso: perché? A rispondere sono i sindacati che in generale affermano che dei piccoli passi sono stati compiuti ma non sono sufficienti perché molti lavoratori si rivolgono agli uffici vertenze per contributi non versati e straordinari non pagati, solo per citarne alcuni. Non è storia vecchia dunque ma attualità.

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