Come ti riapro un campionato in cento incredibili minuti di calcio

Come ti riapro un campionato in cento incredibili minuti di calcio

Spezia-Pisa 3-2

La fotografia finale è un’esclusiva della tribuna stampa: Francolino Fiori che sale fino all’ultimo piano con il sorriso sulle labbra e le lacrime agli occhi. Lui che di derby ne ha decisi tanti con i suoi gol in campo, rivive quelle emozioni da calciatore indimenticabili nelle veste di tifoso speciale, premiato fra il primo e il secondo tempo con un posto nella Hall of fame. Era venuto apposta dalla Sardegna, per ritrovare il suo Picco ma anche per vincere ancora una partita contro il Pisa ed è stato decisamente accontentato.

Prima di questo abbraccio c’è stata la partita, una delle più belle mai viste in questo stadio da quando questo stadio lo frequentiamo: contro un Pisa venuto a prendersi i punti per staccare virtualmente il biglietto che vale la serie A, lo Spezia si supera, giocando una partita di cuore enorme, di volontà, di spirito di sacrificio. Servivano questi ingredienti per sopperire allo strapotere fisico dei nerazzurri, non a caso due volte in vantaggio e per i primi 45 minuti apparso più squadra di Hristov e compagni, bravi a rimanere a galla con la magica punizione di Salvatore Esposito ma subito di nuovo sotto ad inizio ripresa con una lettura leggera di un attacco ospite che sembra mandare la gara sul binario toscano. Un’intera settimana di discorsi opposti: il Pisa, con due risultati su tre, lo Spezia senza grandi alternative e la “guerra mediatica” fra chi stesse giocandosi di più o di meno. Bellezza dei derby, soprattutto quando si giocano a livelli così alti, i più alti della storia di Spezia-Pisa.

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