Il problema della sicurezza, reale e percepita, è comune in molti Comuni, ma non per questo il problema è minore. Tutti i protagonisti di episodi di microcriminalità avvenuti a Rapallo sono stati denunciati o arrestati; le forze dell’ordine funzionano pur nei limiti dei loro organici. Ma questo non può consolare chi si è trovato la vetrina spaccata, il negozio svaligiato o è rimasto atterrito da risse (che sono tali se vi partecipano tre o più persone). Sono tanti i motivi, alcuni inesplorati, che rendono la vita più violenta. La maggiore povertà, l’impossibilità di controllare tutti i nuovi arrivati nelle città, la chiusura di oratori parrocchiali. Ma tutto questo non autorizza a nascondere la polvere sotto i tappeti. E’ bene che le persone sappiano quanto accade, in primo luogo per metterle in guardia. Il Comando nazionale dei carabinieri ha autorizzato e partecipato a spot per dire che esistono truffatori da cui difendersi. Perché non scrivere quanto accade a Rapallo? Così come si riferisce quanto si verifica in altri Comuni, senza che gli amministratori comunali se ne risentano.
Stasera moltissimi gli interventi sul tema sicurezza al Consiglio comunale di Rapallo, convocato per discuterne. In alcuni consiglieri è apparso però chiaro che, più che la sicurezza, interessa contrastare ciò che esprime l’opposizione. E questo è davvero desolante.