Vado Ligure. Ha pubblicato tre libri in un anno, una trilogia per raccontarsi, ma soprattutto per tenere viva la memoria del figlio Alessandro Boggero, morto a 17 anni, il 24 luglio del 1988, in un tragico incidente stradale. Ornella Scarrone, abile e appassionata ritrattista che, con il marito Walter Cicerone, pittore del mare, ha dato vita al muro degli artisti a Porto Vado, promuovendo l’arte nelle scuole del Savonese, ha lasciato (non del tutto, in effetti) per un anno il pennello e si è dedicata alla scrittura.
“Ho sentito l’urgenza di raccontarmi e di raccontare mio figlio, un ragazzo che a 17 anni aveva già le idee chiare”, racconta Ornella. Così, nel giro di 12 mesi, sono nati “Ero una brava ragazza” (la sua autobiografia), “I pensieri di Alessandro Boggero” e “Il futuro di Alessandro Boggero”, il terzo appena uscito. Perchè queste pubblicazioni? “Il primo l’ho scritto per ristabilire la verità su di me. Mia madre e mio fratello, quando ero giovane, mi hanno sistematicamente pugnalata, facendomi passare per pazza, facendomi rinchiudere in ospedale, ostacolando in ogni modo la mia vita e le mie scelte. Chi ha letto il primo libro ha conosciuto la vera Ornella, che non si è mai piegata alle ingiustizie e che, pur nelle difficoltà e i dolori, è andata avanti nella vita a testa alta”, racconta.