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Intervista a Ornella Scarrone: “Tre libri in un anno per ricordare mio figlio Alessandro Boggero”

Intervista a Ornella Scarrone: “Tre libri in un anno per ricordare mio figlio Alessandro Boggero”

Generico marzo 2025

Vado Ligure. Ha pubblicato tre libri in un anno, una trilogia per raccontarsi, ma soprattutto per tenere viva la memoria del figlio Alessandro Boggero, morto a 17 anni, il 24 luglio del 1988, in un tragico incidente stradale. Ornella Scarrone, abile e appassionata ritrattista che, con il marito Walter Cicerone, pittore del mare, ha dato vita al muro degli artisti a Porto Vado, promuovendo l’arte nelle scuole del Savonese, ha lasciato (non del tutto, in effetti) per un anno il pennello e si è dedicata alla scrittura.

“Ho sentito l’urgenza di raccontarmi e di raccontare mio figlio, un ragazzo che a 17 anni aveva già le idee chiare”, racconta Ornella. Così, nel giro di 12 mesi, sono nati “Ero una brava ragazza” (la sua autobiografia), “I pensieri di Alessandro Boggero” e “Il futuro di Alessandro Boggero”, il terzo appena uscito. Perchè queste pubblicazioni? “Il primo l’ho scritto per ristabilire la verità su di me. Mia madre e mio fratello, quando ero giovane, mi hanno sistematicamente pugnalata, facendomi passare per pazza, facendomi rinchiudere in ospedale, ostacolando in ogni modo la mia vita e le mie scelte. Chi ha letto il primo libro ha conosciuto la vera Ornella, che non si è mai piegata alle ingiustizie e che, pur nelle difficoltà e i dolori, è andata avanti nella vita a testa alta”, racconta.

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