Cronaca

Omicidio Nada Cella, i carabinieri che perquisirono l’abitazione di Cecere nel 1996: “Era fredda, sembrava ci stesse aspettando”

Omicidio Nada Cella, i carabinieri che perquisirono l’abitazione di Cecere nel 1996: “Era fredda, sembrava ci stesse aspettando”

identikit omicidio nada cella, fotofit radatti

Genova. Quando i carabinieri, dopo che Adriana Berisso aveva fornito alcune informazioni sulla sua vicina di casa, ottennero dal pm Filippo Gebbia il via libera a perquisire la sua abitazione, Annalucia Cecere, oggi imputata per l’omicidio di Nada Cella, si mostrò tranquilla e fredda in maniera del tutto inaspettata a detta dei militari.

“Eravamo in sei, tre di Sestri e tre di Chiavari – ha raccontato questa mattina in aula Giuseppe Mariotta che all’epoca dei fatti era nel nucleo operativo dell’Arma di Sestri Levante – Quando entrammo notammo una freddezza che ci ha lasciato spiazzati. Pensavamo che alla nostra vista si sarebbe quantomeno preoccupata, invece era come se ci stesse aspettando”. Lo stesso ha detto il collega Vincenzo Rosso: “Lei sembrava che ci aspettasse, chiacchierava tranquillamente”.

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