L’argomento è delicato e complesso; il confine spesso sottile e indefinito. Gli insegnanti, oltre a tanta pazienza, devono usare comportamenti e linguaggi appropriati. Non è compito nostro fare indagini o esprimere giudizi, ma esporre problemi veri o presunti. In quest’ottica proponiamo la lettera di una mamma. Non è una lettera anonima ma preferiamo omettere i dati identificativi (m.m.)
Io sono una mamma di una bambina di prima elementare di Rapallo, scrivevo solo per fare una segnalazione nella scuola. Le maestre rispondono male ai bambini, e già 2 volte hanno lasciato mia figlia da sola fuori dalla mensa, per un loro errore (una volta pensavano che non mangiava a scuola, nonostante sul diario non c’era segnalato niente, e un’altra volta sono andati a mensa mentre la bambina era in bagno e se la sono dimenticata). La loro scusa è che la bambina dovrebbe parlare più italiano. Mia figlia è molto introversa e ha disturbi dell’apprendimento, e le maestre invece di scusarsi danno la colpa che la bambina parla poco italiano (l’italiano è la seconda lingua per noi in casa), come se i bambini stranieri o con disturbi non si meritano le stesse attenzioni degli altri.