“Continuano ad arrivare dai cittadini segnalazioni di grave difficoltà operative nella divisione di Neurologia dell’ospedale Sant’Andrea la divisione di Neurologia risente della grave carenza generalizzata di posti letto per acuti. La soluzione strutturale del nuovo ospedale del Felettino è obiettivamente ancora molto lontana, nonostante la recente apertura del cantiere; allo stesso modo, il reparto risente della grave carenza generalizzata di operatori sanitari che continua a evidenziarsi anche nei dati di raffronto con il resto dei territori liguri, i quali confermano circa il 30% di differenza in meno rispetto alla media regionale; l’organico medico necessario per garantire i servizi divisionali dovrebbe essere di dieci unità più il primario; la divisione era dotata di otto posti letto centralizzati monitorizzati di sub intensiva per i pazienti più impegnati, ad esempio ictus cerebrale o post operati, sempre occupati; la divisione dovrebbe fornire anche tutte le prestazioni necessarie in regime di day hospital ed ambulatoriale, ad esempio ambulatorio cefalee.” I Consiglieri comunali Roberto Centi, Patrizia Flandoli, Giorgia Lombardi del Gruppo consiliare LeAli a Spezia/Alleanza Verdi Sinistra presenteranno questa sera un’interrogazione in Consiglio comunale sulla situazione della divisione di Neurologia all’Ospedale civile Sant’Andrea.
“Dopo il trasloco dovuto ai noti problemi strutturali del padiglione 7, la divisione di Neurologia ha perso ulteriori tre posti letto e, di più, ha dovuto subire il taglio di 4 posti letto monitorizzati di sub intensiva; già nei primi mesi dello scorso anno l’allora Assessore regionale alla sanità aveva garantito che per ovviare alla chiusura del padiglione 7 sarebbero stati posti in opera prefabbricati in grado di accogliere non solo la divisione di Psichiatria, ma alla bisogna anche spazi tagliati alla Neurologia; attualmente l’organico medico è sottodimensionato; la guardia di reparto è attualmente garantita con l’ausilio di medici “gettonisti” che vengono da Genova; il primario è pensionato dal primo dell’anno”, aggiungono i consiglieri firmatari. E ancora: “La riduzione dei posti letto monitorizzati comporta un più veloce ricambio di pazienti in tali posti, per far posto a quelli più acuti, spostando quelli presenti nei normali letti di degenza che, ovviamente, non hanno lo stesso livello di osservazione dei letti centralizzati monitorizzati; ad oggi nulla si sa dei prefabbricati promessi; l’attuale numero di medici “strutturati” non riesce a sopperire a tutti i servizi divisionali, riuscendo, di fatto, a garantire appieno la sola guardia di reparto e le consulenze al Pronto Soccorso e agli altri reparti; alcuni dei medici specializzandi attualmente presenti dovrebbero conseguire a breve la specializzazione, e quindi l’abilitazione alla responsabilità diretta di tutte le prestazioni erogabili come divisione specialistica, e risultano inseriti nella graduatoria dell’ultimo concorso, potendo, quindi essere assunti direttamente senza soluzione di continuità non appena conseguita la specializzazione; l’attività di day hospital e di ambulatori divisionali è gravemente inficiata dalla carenza di personale medico, dovendo prioritariamente garantire la guardia di reparto e le consulenze; solo recentemente è stato emanato il bando per il nuovo primario.”